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Eclissi solare 2027: il 2 agosto il cielo si spegnerà per 6 minuti

Eclissi solare 2027: il 2 agosto il cielo si spegnerà per 6 minuti

Sarà la più lunga e affascinante del secolo: l’Italia sarà solo sfiorata, ma in molti si stanno già preparando a partire

Il 2 agosto 2027 il Sole si spegnerà per sei minuti. E molti parlano già dell’eclissi del secolo.
Perché il cielo offrirà uno spettacolo raro e potente: un’eclissi totale di Sole lunga ben sei minuti e ventitré secondi.
Una durata così non si vedeva da tempo, e non si rivedrà prima del 2114.
È un evento che unisce la scienza alla poesia, il rigore della geometria celeste all’emozione primitiva di veder sparire il Sole in pieno giorno.
L’eccezionalità dell’eclissi sta proprio nella sua durata, resa possibile da una combinazione astronomica perfetta: la Terra si troverà nel punto più lontano dal Sole, la Luna sarà insolitamente vicina a noi, e l’ombra del satellite percorrerà una traiettoria quasi equatoriale, rallentando il suo cammino.
Questo mix farà sembrare la Luna più grande del normale e permetterà all’oscurità totale di prolungarsi oltre ogni media conosciuta. Normalmente un’eclissi dura meno di tre minuti. Qui si parlerà di oltre sei.

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Buio totale: ecco dove l’eclissi durerà di più

Il fenomeno inizierà sopra l’Atlantico, poi attraverserà lo Stretto di Gibilterra, sfiorando Cadice e Malaga in Spagna, tuffandosi su Marocco, Libia, Egitto e spingendosi fino all’Arabia Saudita, per poi spegnersi nell’Oceano Indiano.
Il punto in cui sarà visibile più a lungo sarà Luxor, in Egitto, dove l’ombra della Luna calerà per oltre sei minuti, avvolgendo in un crepuscolo improvviso i templi faraonici. Anche Bengasi, in Libia, vedrà un oscuramento vicino ai cinque minuti, mentre nel sud della Spagna e in Marocco si potrà assistere a una notte breve ma intensa, intorno ai quattro minuti.

Cosa succederà in Italia

E l’Italia? Sarà spettatrice parziale ma non del tutto esclusa. Lampedusa sarà praticamente al confine della fascia totale: il Sole sarà coperto per il 99,8%, tanto che a occhio nudo resterà visibile solo un minuscolo spicchio di luce.
Nelle regioni più meridionali la copertura sarà elevata, mentre al Nord il fenomeno si noterà appena, con un oscuramento intorno al 55%.
Non sarà abbastanza per vedere la corona solare, ma quanto basta per vivere un momento suggestivo e immortalarlo.

Turismo sopra le nuvole

Nonostante manchino ancora due anni, il mondo si sta già muovendo. E le prenotazioni si fanno con largo anticipo.
A Luxor si potrà seguire l’eclissi tra i templi di Karnak, in Spagna sono previsti laboratori didattici per studenti e in Arabia Saudita si stanno organizzando pacchetti di viaggio e voli speciali per seguire l’evento dall’alto, sopra le nuvole. .
Occhi ben aperti, ma protetti: sarà fondamentale usare occhiali con filtri certificati, perché guardare direttamente il Sole anche per pochi istanti può causare danni permanenti alla vista. E visto che parliamo di agosto e di zone molto calde, vale la pena ricordare anche di portarsi acqua, un cappello e magari un po’ di crema solare, anche se per sei minuti il Sole sarà altrove.

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L’eclissi del 12 agosto 2026

Nel frattempo, chi vuole un assaggio potrà iniziare a scaldarsi (o meglio, a raffreddarsi) il prossimo 12 agosto 2026, quando un’altra eclissi totale attraverserà la Spagna.
In quel caso anche il Nord Italia sarà coinvolto, ancora in maniera parziale, ma intensa: dalla Toscana alla Liguria il Sole sarà oscurato fino al 90%. Sarà una prova generale perfetta per chi intende vivere davvero, un anno dopo, l’eclissi del secolo.

Il silenzioso dialogo della natura

E se ancora ci fosse bisogno di magia, basti pensare che persino gli alberi sembrano percepire questi eventi.
È stato scoperto che durante l’eclissi del 2022, alcuni sensori posizionati in un bosco trentino hanno rilevato una sincronizzazione dell’attività elettrica tra gli abeti rossi, come se l’intera foresta, in qualche modo, avesse “sentito” in anticipo l’arrivo del buio.
Un fenomeno silenzioso e collettivo, simile a un’orchestra naturale pronta ad accogliere la finta notte. Perché quando il Sole scompare a mezzogiorno e il mondo si ferma per sei minuti, anche la scienza resta in silenzio.

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