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Hitler Nobel per la Pace e D’Annunzio estetista: le perle della Maturità 2025

Hitler Nobel per la Pace e D’Annunzio estetista: le perle della Maturità 2025

Dagli orali dei diplomandi spuntano strafalcioni imbarazzanti. Skuola.net li ha raccolti e noi li raccontiamo, tra ansia, lapsus e incredulità

Se c’è un nome che mette tutti d’accordo su cosa non sia la pace, è Adolf Hitler.
O almeno, così si pensava. E invece, durante gli orali della Maturità 2025, un candidato ha stupito la commissione assegnando al Führer niente meno che il Premio Nobel per la Pace.
Il silenzio in aula dev’esser durato più della risposta e in quell’istante il commissario esterno ha forse rivalutato la scelta di far parte della commissione.
Era un lapsus? Una provocazione? O solo un blackout celebrale? Difficile dirlo. Ma certo è che, anche quest’anno, la maturità ha regalato momenti che sfiorano l’incredibile.

Da esteta a estetista, il passo è breve

Il secondo premio per lo scivolone più memorabile va senza dubbio al candidato che ha definito Gabriele D’Annunzio “un estetista”.
Sarà che il culto dell’immagine del Vate ha creato confusione, ma trasformarlo in un professionista specializzato in pulizia viso e laminazione ciglia è un salto interpretativo non da poco.
Probabilmente se ne sarà reso conto fuori dall’aula anche il candidato, che si sarà chiesto: “Ma davvero l’ho detto io?”.
Un interrogativo che forse ha coinvolto anche chi, sicuro e spedito, ha parlato di “Paolo Picasso“. Solo un refuso…
Non è andata meglio in ambito scientifico. Perché Marie Curie, pioniera della fisica e due volte Premio Nobel, è stata definita “vincitrice di due Oscar”. Quelli di Hollywood.

Letteratura: la grande confusione

I danni più evidenti, però, arrivano sempre dalla letteratura italiana.
Chi è l’autore de “La pioggia nel pineto?” è stato chiesto a una candidata. “
E lei, senza ombra di dubbio: “Pascoli” ! Il problema è che la poesia è di D’Annunzio. L’estetista.
Ma non è finita qui.
Alessandro Manzoni, autore de “I promessi sposi“, ha finito per esser confuso con i suoi personaggi, così da esser stato collocato tra gli autori del 1600 e la teoria della frantumazione dell’io, celebre in Pirandello, è stata scambiata per “roba” del bucolico Pascoli”.
Uno strano caso di cittadinanza acquisita, forse per assonanza con il calciatore sardo, è invece quello che si è creato per l’autore  francese Zola, trasformato in autore italiano.

Storia, mitragliata di errori

Quanto a conoscenze storiche, ci si potrebbe meravigliare.
Noi forse non lo sappiamo ancora, ma la Seconda Guerra Mondiale è iniziata nel 1933 (così ha detto qualcuno), così come Auschwitz  è stato liberato dall’Armata Rossa e non dagli americani.
Errorini sui quali si può soprassedere…
Soprattutto se si considera che ci sono state risposte ancor più sorprendenti.
Per esempio quella sulla forma di governo dell’Italia. Che non è una Repubblica ma una Monarchia.
Il referendum del ’46 diventa un dettaglio, potrebbe non esserci mai stato, cambia nulla.

Arte, anatomia e colori sbagliati

Pablo Picasso, già “Paolo Picasso”, non è passato indenne a un altro strafalcione che ha trasformato il suo “Guernica”, capolavoro in bianco e nero per scelta espressiva, in “rosso intenso”.
L’ansia, si sa, gioca brutti scherzi.
Può addirittura far confondere il DNA con il codice fiscale… è successo realmente. Parola di Skuola.net, che ha raccolto le tante testimonianze come ogni anno.
Tra gaffe clamorose e colpi di scena da manuale, c’è stato anche qualcuno che ha saputo recuperare con stile.
Dopo aver attribuito il rapimento di Aldo Moro a Cosa Nostra, rendendosi conto di aver commesso un grande scivolone storico, si è corretto scusandosi per aver confuso la mafia con il terrorismo affermando che in realtà Aldo Moro è stato rapito e ucciso dalle Brigate Rosse.

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