Campi Flegrei: magnitudo 4.6, paura ma nessun danno. I sindaci: “Basta promesse, servono interventi immediati”
Alle 12:47 di oggi, i Campi Flegrei sono stati scossi dal terremoto più forte degli ultimi quarant’anni: una scossa di magnitudo 4.6, registrata con epicentro nei pressi della costa di Bacoli e a una profondità di circa 5 chilometri, ha fatto tremare tutta l’area flegrea e buona parte della città di Napoli.
L’evento, avvertito distintamente dalla popolazione da Pozzuoli a Monte di Procida, da Fuorigrotta al centro di Napoli, ha scatenato panico tra i residenti, che in molti casi si sono riversati in strada.
La più forte dal 1984
Si tratta della scossa più potente mai registrata nell’area da quando, negli anni Ottanta, è iniziato il monitoraggio scientifico sistematico del fenomeno bradisismico. A confermarlo è l’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, che ha rilevato anche altre tre scosse successive, di magnitudo compresa tra 1.0 e 2.0.
Nonostante l’intensità, secondo le prime verifiche non si registrano danni a persone o edifici.
Ma la paura tra la popolazione resta viva e in molta parte affidata ai social, dove si raccolgono numerosissime testimonianze di com’è stato vissuto il terremoto e di come la gente chieda di sentirsi sicura senza più rinvii riguardo le decisioni da prendere.
Sindaci in allerta: “Serve mettere in sicurezza il territorio”
Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, ha parlato di un evento senza precedenti: “È la scossa più forte avvertita qui da oltre quarant’anni. La comunità è preoccupata. Viviamo su costoni instabili, dove migliaia di persone fanno il bagno e dove sono attese imbarcazioni ogni giorno. Dovevano partire lavori da 10 milioni di euro per la messa in sicurezza, ma non sono mai cominciati. E non basteranno. Bisogna agire ora”.
In seguito alla scossa, un costone di roccia è crollato a Punta Pennata, sull’isolotto di Bacoli.
La Capitaneria di Porto è intervenuta per i rilievi.
“Qui c’è il parco archeologico sommerso più grande del mondo – ha detto ancora Della Ragione – e va tutelato. Le promesse non bastano più. Bisogna accelerare i cantieri”.
Anche il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha diffuso un messaggio rassicurante ma prudente: “La scossa è stata forte, ma non si segnalano danni. Stiamo monitorando la situazione ora per ora. Le aree di attesa sono state allestite e presidiate, alcune Ztl saranno temporaneamente disattivate. Il centro operativo comunale è attivo a Monterusciello”.
L’INGV: “Nessun segnale di aggravamento, ma restiamo vigili”
L’INGV ha confermato che la scossa rientra pienamente nella dinamica della crisi bradisismica in corso.
“È un evento forte, ma atteso – ha spiegato Francesco Di Vito, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia –.Non c’è discontinuità nel comportamento della caldera. La terra ha rilasciato energia accumulata dopo settimane di relativa quiete”.
Anche Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, ha ribadito che l’evento “non ci sorprende”. “Il sollevamento del suolo crea stress nella roccia, che a un certo punto si frattura. È così che si generano questi terremoti. Il sistema va compreso e monitorato, ma non c’è panico da alimentare”.
Treni fermi, traffico in tilt
Pesanti le conseguenze sui trasporti. La circolazione ferroviaria nel nodo di Napoli è stata temporaneamente sospesa in via precauzionale, come previsto dal protocollo per scosse superiori a magnitudo 4.0.
Ugualmente è stato deciso per alcune tratte locali, come Cumana, Circumflegrea e la linea 2 della metropolitana. Regolari, invece, i convogli in partenza da Roma verso il Sud.
Il Ministero delle Infrastrutture ha assicurato che “il vicepremier Matteo Salvini segue con la massima attenzione” la situazione. “I tecnici RFI sono al lavoro per i controlli. Al momento, nessuna anomalia strutturale è stata rilevata sulla rete stradale di competenza Anas”.
Protezione civile: “Nessun danno strutturale segnalato”
Il Dipartimento di Protezione Civile ha confermato che, nonostante la paura diffusa, non risultano danni nel comune di Napoli né richieste di intervento ai Vigili del Fuoco. Le scuole resteranno sotto osservazione. A Pozzuoli, dove oggi sono in corso esami di maturità, i dirigenti scolastici potranno richiedere sopralluoghi tecnici secondo il protocollo firmato in Prefettura.
Sull’ipotesi di proclamare lo stato d’emergenza per il terremoto, il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha frenato: “La valutazione non è politica, ma tecnica. Rispetto ai mesi scorsi non vedo un aggravamento netto, anche se l’intensità odierna merita attenzione”.