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Salone Nautico di Venezia: pronta a salpare la sesta edizione

Salone Nautico di Venezia: pronta a salpare la sesta edizione

La cerimonia di inaugurazione sarà giovedì 29 maggio alle 10.45, tra le novità di quest’anno il primo taxi veneziano full-electric

Si stanno scaldando i motori: in Arsenale, a Venezia, fervono gli ultimi preparativi per la sesta edizione del Salone Nautico.
Gli spazi del luogo simbolo della tradizione marittima lagunare dove si costruivano le imbarcazioni della Serenissima e che ancora conserva intatto il fascino di allora, sono pronti ad ospitare oltre 270 espositori e 300 imbarcazioni distribuite su 55 mila metri quadri di bacino acqueo.
Un evento cresciuto negli anni fino a diventare uno tra gli appuntamenti più attesi per scoprire le ultime novità del settore: yacht, super yacht, barche a motore, a vela, ibridi, elettriche e nuove tecnologie sostenibili.
Tra tradizione e innovazione il Salone metterà Venezia al centro della nautica per cinque giornate offrendo agli appassionati come ai semplici curiosi l’opportunità di avere una completa panoramica sulle ultime tecnologie, sulle propulsioni sostenibili e sulla grande tradizione nautica italiana.

La cerimonia di inaugurazione

Giovedì, alle 10.45, il via ufficiale all’ esposizione con il taglio del nastro alla presenza di molte autorità, tra le quali il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e con la partecipazione del Presidente del Senato Ignazio La Russa a testimoniare l’importanza strategica del Salone per il settore nautico nazionale e internazionale. A rendere maggiormente suggestivo l’inizio della manifestazione, il passaggio delle Frecce Tricolori che alle 11 sorvoleranno l’Arsenale.
Non mancheranno gli incursori della Marina Militare che eseguiranno un ammaraggio sulle acque della Darsena, dimostrando con la loro abilità il legame profondo tra Venezia e le operazioni marittime.

salone nautico di venezia

Verso la mobilità del futuro: ecco cosa vedremo al Salone 2025

Oggi la nautica è sempre più attenta all’ambiente e alle nuove esigenze di navigazione e il salone metterà in luce proprio le nuove frontiere della sostenibilità in mare.
Non per questo perderà di vista la tradizione con la presenza del Wood Village, uno spazio più ampio rispetto alle passate edizioni dove si celebrano i maestri d’ascia e il valore dell’artigianato nautico.
Presente anche quest’anno un’area dedicata alle propulsioni elettriche, ibride e a idrogeno.
Tra le anteprime mondiali che saranno presentate, una novità è il primo taxi full-electric Lucietta di Repower.
La nuova barca è studiata in ogni dettaglio per soddisfare le esigenze del servizio taxi in città, a partire da dimensioni, autonomia e velocità di ricarica.

Il taxi 100% elettrico Lucietta

Lucietta, 9.30 metri di lunghezza, 2.25 di larghezza e 2.10 di altezza, può trasportare fino a 14 persone e ha una propulsione full-electric da 200 kW alimentata da un pacco batterie da 180 kWh. Il disegno della carena è ottimizzato per aumentare l’autonomia e ridurre il moto ondoso e i costi di esercizio e manutenzione sono inferiori del 90% rispetto a un taxi endotermico. La propulsione elettrica garantisce assenza di rumori, vibrazioni e fumi, mentre il lay-out della coperta offre più spazio e facilità di movimento a bordo.
Durante le cinque giornate del Salone è previsto anche un ricco calendario di attività collaterali come dimostrazioni di discipline nautiche, laboratori interattivi per bambini e momenti di intrattenimento per tutti, oltre a una cinquantina di appuntamenti tra presentazioni e convegni sulla sostenibilità, tema sempre più centrale anche nella nautica.

salone nautico di venezia

A proposito di sostenibilità

Rimanendo in tema green, sempre in Arsenale, accanto alla gru idraulica Armstrong c’è una particolare installazione, un tunnel lungo 37 metri ideato da Norman Foster e sviluppato in collaborazione con Porche. E’ qui che si sviluppa “Gateway to Venice’s Waterways” che propone soluzioni elettriche per terra e acqua come le eleganti Frauscher x Porche e le biciclette d’acqua Schiller. La mostra include anche i progetti visionari di giovani studenti che immaginano mezzi di trasporto urbani sospesi tra utopia e concretezza, una mobilità che diventa materia viva in trasformazione. L’installazione è un’architettura che intende rispondere all’urgenza di ripensarla nelle città storiche e vulnerabili quali Venezia.

Silvia Bolognini

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