Il ponte votivo sarà inauguro giovedì 30 ottobre, per permettere il pellegrinaggio e il ricongiungimento con i propri cari che riposano in isola
Il 2 novembre, comunemente chiamato giorno dei morti, è la data in cui sono commemorati tutti i fedeli defunti, una ricorrenza che si celebra ogni anno il giorno successivo alla solennità di tutti i Santi.
È l’occasione per riflettere sul legame tra vita e morte e celebrare i legami affettivi che persistono oltre la morte, in ricordo dei cari scomparsi.
A Venezia, questa commemorazione si accompagna quest’ anno a una tradizione sospesa nel tempo: il ponte votivo galleggiante. Ripristinata per la prima volta nel 2019, dopo decenni di assenza, e interrotta solo per la pandemia, la tradizione ritorna quest’anno in occasione del Giubileo.
Il ritorno del ponte votivo
Il ponte, realizzato da Insula, parte da Fondamenta Nove e arriva fino al portale monumentale che un tempo segnava l’ingresso principale del cimitero di San Michele. a
Lungo 407 metri e largo 15,5, è costituito da moduli simili a quelli già utilizzati per il Redentore, la Festa della Salute e la Venice Marathon, con un varco alto 3,5 metri e largo 10 per il passaggio delle imbarcazioni.
Percorrere il ponte votivo significa attraversare le acque della laguna, con la possibilità, nelle giornate limpide, di intravedere le Dolomiti all’orizzonte.
Aperto dal 30 ottobre al 6 novembre, nei primi giorni è riservato a residenti e possessori di tessera Venezia Unica, per poi essere accessibile a tutti.
San Michele, isola cimiteriale dal XIX secolo, custodisce il riposo di veneziani e personalità illustri come Igor Stravinskij ed Ezra Pound. La traversata sulle acque, oltre a essere un percorso pratico verso il camposanto, richiama la storia di un’antica usanza: un “ponte di barche” che collegava Fondamenta Nove all’isola per la commemorazione dei defunti, sospesa negli anni Cinquanta e oggi ripristinata.

Una tradizione ripristinata
“Ripristinare il ponte votivo è un gesto di sensibilità verso i nostri defunti e le loro famiglia – commenta il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Venezia ricorda e onora sempre chi l’ha preceduta”.
Sarà così possibile rendere omaggio ai propri cari potendo raggiungere anche a piedi il camposanto.
Una sorta di traversata sulle acque che assume il valore simbolico di un ricongiungimento alle origini, quando il ponte votivo rappresentava un “pellegrinaggio” verso un luogo al quale si dava un valore sacro e cristiano.



