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Solo pesce di qualità: ecco il nostro “ingrediente segreto”

Solo pesce di qualità:  ecco il nostro  “ingrediente segreto”

Nel solco di una solida tradizione, alla Trattoria Nalin di Mira è ancora possibile mangiare i buoni piatti di una volta

Il centro di Mira è dietro l’angolo, ma non si direbbe, quando si entra nell’angolino di grande pace, affacciato sul Naviglio Novissimo, dove sorge la Trattoria Nalin, là dove una volta, tanto tempo fa, c’era una grossa lavanderia. Ma non sono solo la tranquillità e la massima tutela della privacy i fiori all’occhiello del locale che Ernesto Nalin aprì, insieme alla figlia maggiore, nel 1914, ottenendo da subito un grande successo, in particolare tra i soldati della Prima Guerra Mondiale: «Noi ci basiamo sull’idea di una cucina semplice e classica, come quella veneta tradizionale, basata su prodotti di altissima qualità», spiega Francesco Tuzzato, figlio di Sergio e pronipote del fondatore Ernesto Nalin. Il ristorante è quindi ora gestito dalla quarta generazione della stessa famiglia.

La specialità della trattoria è il pesce di qualità. Fin dagli inizi degli anni Sessanta, precursori nella zona, visto che era ancora lontano il proliferare dell’offerta di ristoranti di pesce, la famiglia Nalin ha proposto piatti realizzati con materie prime di elevata qualità, comprate giornalmente sui principali mercati della regione, con un’attenzione all’approvvigionamento quasi maniacale, nell’orgoglio del rispetto delle tradizioni. Il prodotto viene poi lavorato sempre con grande attenzione, tant’è che, pur mantenendo la trattoria alta l’attenzione nei confronti delle innovazioni tecnologiche in cucina, ancor’oggi, a 81 anni, la mamma di Francesco Tuzzato cura personalmente a mano i gamberi e le granceole, prima di consegnarle per la preparazione dei piatti. «Il pesce di qualità – riprende Tuzzato – continua ad essere il nostro core business, anche se è diventato difficilissimo trovarne sul mercato. Questo comporta costi più alti e i nostri prezzi dipendono esclusivamente da quelli richiesti dal mercato per avere un prodotto qualitativamente elevato. Siamo dunque una sorta di “ mosca bianca”, di fronte ad un’offerta che spesso sacrifica la qualità del prodotto sull’altare dei prezzi proposti al pubblico. Non sono in tanti a fare oggi le cose in maniera corretta: noi, ad esempio, diciamo assolutmente no a pesce già confezionato, tutte le mattine arriva il pescato da Chioggia, da Caorle e dagli altri mercati dell’Alto Adriatico».

La cucina proposta da Nalin è la più semplice, senza eccessivo ricorso a salse per esaltare il prodotto in quanto tale e il gusto del pesce prevale sempre sulla particolarità delle ricette. Si possono così trovare antipasti tradizionali, bolliti, pesce crudo («oggi molto di moda, ma noi lo serviamo ormai da cinquant’anni»), risotti veneti tradizionali, che non è più così facile trovare. Ma c’è anche un piccolo spazio per proposte innovative, sempre basate sui prodotti della laguna, come i canestrelli saltati con castraure o verdure invernali, prodotte in buona parte “a metro zero” dallo stesso Nalin, che ha sfruttato la particolarità del terreno circostante la trattoria per collocare piante di carciofi regalate da amici di Sant’Erasmo. E i cultori del buon bere troveranno 450 etichette da scegliere nella carta dei vini e oltre mille nella riserva privata di Francesco.

La clientela è molto affezionata. “Abbiamo grandi spazi, per cui c’è l’intenzione, in futuro, di riconvertirne una parte per una tipologia più easy e vicina ai gusti delle nuove generazioni, con piatti ancora più semplici e veloci, ma sempre con il massimo rispetto della qualità”. Nalin, così, guarda al futuro, forte di un passato che l’ha reso un locale noto in tutta Italia e nel mondo anche tra nomi noti. Ancor oggi ci si può trovare a mangiare a fianco del governatore Draghi, che continua a frequentare la trattoria quando torna nella casa di origine della moglie, proveniente da questa zona.