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QUANDO IL TERRITORIO FA SQUADRA

QUANDO IL TERRITORIO FA SQUADRA

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I record del settore giovanile dell’Umana Reyer: un vivaio che, grazie alla collaborazione di 23 società del territorio e al coinvolgimento di 4500 ragazzi e ragazze, è riuscito ad arrivare ai più alti livelli in tutte le categorie maschili e femminili

Lo sport è uno strumento per comunicare i valori che promuovono il bene della persona umana e aiutano a costruire una società più pacifica e fraterna. Pensiamo alla lealtà, alla perseveranza, all’amicizia, alla condivisione ed alla solidarietà. Tre sono le lezioni della pratica sportiva, tre atteggiamenti essenziali in favore della pace: la necessità di “allenarsi”, il “fair play” ed il rispetto degli avversari. Se per vincere è necessario allenarsi, possiamo vedere, in questa pratica sportiva, una metafora della nostra vita». Queste le parole pronunciate nientemeno che da Papa Francesco in occasione dei recenti Mondiali di Calcio in relazione all’importanza dello sport come veicolo di aggregazione. Lo sport quindi come paradigma della vita, lo sport come strumento di formazione delle persone per aiutare i giovani di oggi ad essere gli adulti del domani. Parole analoghe ai principi formativi ed educativi secondo i quali Costantino Reyer nel 1872 fondò l’omonima società sportiva assieme all’amico Pietro Gallo e nei quali oggi l’attuale Progetto Reyer si riconosce e si incarna perfettamente. Un Progetto di condivisione, che accomuna 23 società di basket del territorio metropolitano che, pur mantenendo ciascuna la propria autonomia, sono state messe in rete grazie al ruolo trainante della società professionistica di riferimento del triveneto: l’Umana Reyer. È grazie a questa condivisione e unità d’intenti che si è creato un caso sportivo senza precedenti a livello nazionale: l’unico settore sportivo che tanto nel maschile quanto nel femminile primeggia a livello italiano e che anche quest’anno è riuscito a migliorarsi stabilendo nuovi record. Un progetto che è la dimostrazione degli altissimi livelli che è in grado di raggiungere il nostro territorio quando si uniscono le forze e si valorizzano le eccellenze. Ancora una volta, quindi, lo sport che si fa metafora della vita.
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«Lo sviluppo del settore giovanile è stato uno dei principali obiettivi che l’Umana Reyer si è posta fin da quando nel 2006 Luigi Brugnaro ne ha assunto la presidenza. All’epoca si parlava di ricreare un settore giovanile maschile e continuare a far crescere un settore femminile che era già ai vertici. Certo non pensavamo che dopo soli pochi anni saremmo arrivati a raccogliere questi risultati», spiega il Direttore Sportivo orogranata Federico Casarin che commenta così i successi di un vivaio in grado di stabilire continuamente nuovi record. Quest’anno le squadre giovanili della società orogranata hanno conquistato, due scudetti (Under 17 femminile e Under 15 femminile), tre secondi posti (Under 19 maschile e femminile, Under 17 maschile), un quarto posto (Under 15 maschile) per un totale di sette formazioni su sette alle finali Nazionali. Un en plein già conquistato l’anno scorso e bissato in questa stagione. Un record “all time” ulteriormente migliorato con la conquista della finalissima per il titolo con ben cinque formazioni.
«Non possiamo che essere orgogliosi se dopo soli pochi anni abbiamo già raggiunto risultati che, sommando maschile a femminile, nessuno era mai stato in grado di cogliere nel panorama italiano – continua Casarin – oltre ai due scudetti conquistati e ai tre secondi posti, ulteriore motivo di grande soddisfazione è la nutrita presenza di atleti e atlete dell’Umana Reyer in ogni nazionale giovanile, atleti che quindi hanno l’onore di rappresentare il basket italiano nelle più importanti manifestazioni internazionali. Questo significa che oltre ad un gran lavoro a livello di squadra si è anche fatto crescere i singoli, come testimonia inoltre la presenza di atleti e atlete dell’Umana Reyer nei quintetti ideali di ogni categoria. Ci riempie d’orgoglio poi essere arrivati, grazie alle 23 società del nostro territorio aderenti al Progetto Reyer, a coinvolgere direttamente oltre 4500 ragazzi che si identificano in questo vivaio. Con tutti loro e con tutte le società collegate, che hanno contribuito concretamente al raggiungimento di questi traguardi mettendo a disposizione i loro migliori talenti per arrivare a questi risultati, vogliamo condividere la soddisfazione per questi successi».
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Dopo essere l’unica società italiana a poter vantare una prima squadra maschile e una prima squadra femminile entrambe nella massima serie nonché la prima società sportiva professionistica ad essersi certificata eticamente, l’Umana Reyer si distingue, quindi, anche per un settore giovanile che continua a crescere e raccogliere successi. Probabilmente pochissimi di questi ragazzi e ragazze riusciranno a coronare il sogno di arrivare un giorno a giocare in serie A, ma certamente quest’esperienza avrà per loro un grandissimo valore formativo del quale faranno tesoro in qualsiasi ambito della loro vita. Perché, come dice sempre Papa Francesco: «Nella vita è necessario lottare, ‘allenarsi’, impegnarsi per ottenere risultati importanti. Lo spirito sportivo ci rimanda in tal modo, un’immagine dei sacrifici necessari per crescere nelle virtù che costruiscono il carattere di una persona».
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SOCIETÀ CHE ADERISCONO AL PROGETTO REYER
Basket Favaro, Pallacanestro Lido, Basket Marcon, Basket Spinea, JSDB Jesolo San Donà, Pallacanestro Ceggia, Pallacanestro Mirano, San Vito Trieste, ASD Litorale Nord, Polisportiva Casale Sul Sile, Basket Dolphins, Us Carmini, Pallacanestro Mestrina, Basket Riviera, Libertas Basket Scorzè, Basket Club Jesolo, Duomofolgore Treviso, Olimpia GB, Castellana Basket, Sistema Rosa Pordenone, ASD Basket Salzano, PDM Treviso

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