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Perdere il posto quando non si è più giovani

L’aiuto concreto dell’Outplacement. Uomo e Impresa: «Far accadere cose che da sole difficilmente accadranno»

Hanno fra i 40 e i 50 anni e sono in maggioranza uomini; impiegati, quadri, dirigenti, semplici operai; arrivano prevalentemente dall’area commerciale/marketing, ma anche dalla produzione, di aziende metalmeccaniche, chimiche farmaceutiche, o del settore dell’ICT. Lavoravano in aziende che hanno dovuto ristrutturarsi e ridimensionarsi, o in contesti in cui viene semplicemente a mancare l’utilità di una reciproca collaborazione. Hanno un’ottima professionalità, un curriculum di rilievo e una grande esperienza. Ma hanno perso il proprio lavoro. Non più giovani, ma certo non ancora pronti per la pensione, si devono rimettere in gioco e ricostruirsi un futuro professionale.

Sono questi i profili di chi accede ai servizi di Uomo e Impresa, la società di Outplacement del Gruppo Umana, con sede a Treviso e operativa a livello nazionale, che nell’ultimo Report 2016 ha svolto una accurata indagine sul supporto alla ricollocazione di figure professionali adulte su tutto il territorio nazionale.

La situazione occupazionale fotografata dall’ultimo Rapporto ISTAT (luglio 2017) conferma che per gli “over 50” il livello di disoccupazione si è ridotto progressivamente negli anni: dal 2013 al 2017 il 51% dei nuovi occupati ha più di 50 anni. Ma basta scorrere gli indici ISTAT per capire che cresce sensibilmente il lavoro per tutte le fasce d’età, mentre la coorte demografica dai 35 ai 49 anni resta ferma al palo, e sembra ancora la più colpita dalle dinamiche della disoccupazione. Sono loro, oggi, a trovarsi in difficoltà più degli altri e sono loro ad aver bisogno di maggiore di aiuto.

«Alla perdita del lavoro e al timore apprensivo di non ritrovarlo rispondiamo col rassicurante principio che ogni persona che ha già svolto attività lavorativa ha una propria potenzialità di ricollocazione: è una questione di metodo e di impegno. Su questo si fonda la nostra missione di accompagnamento, nella quale condividiamo con le persone l’impegnativo percorso di conquista di un nuovo lavoro, con il giusto spirito per giungere assieme alla soluzione». Questo è lo spirito operativo e distintivo che viene trasmesso dagli specialisti di Outplacement di Uomo e Impresa, che si colloca in Italia fra le prime quattro società di Outplacement per volume di attività.

E quanto ci mette una persona a ricollocarsi? Sempre meno, se aiutata: «il tempo medio di ricollocazione delle persone da noi accompagnate – spiegano da Uomo e Impresa – è passato dai 5,8 mesi del 2014, al 4,8 del 2015, fino ai 4,4 mesi di oggi».

Il “Sistema Outplacement” si basa su due fondamenti concettuali. Per quanto attiene alla persona che si deve ricollocare, è considerata prioritaria la sua centralità rispetto alle possibili opportunità occupazionali, in modo che il risultato finale per lei sia il migliore possibile nell’ambito, naturalmente, della realistica ricettività del contesto in cui ci si muove.

L’altro fondamento  dell’Outplacement risiede nell’essere strumento di valore per l’azienda che lo promuove e lo finanzia, onorando in questo modo il suo ruolo sociale di impresa, non lasciando gli ex-collaboratori soli col loro problema, e contestualmente facilitando il raggiungimento di accordi finalizzati al rinnovamento organizzativo, tanto in casistiche individuali, quanto in situazioni collettive di ristrutturazione aziendale.

In ambiente di quarta rivoluzione industriale, è importante sostenere le capacità e potenzialità delle persone di adeguarsi ai nuovi paradigmi di competenza tecnologica e di innovazione dei processi, tematica per la quale Umana ha messo a punto un esclusivo ed efficace strumento di apertura culturale. «All’inesorabilità delle necessità di cambiamento e al conseguente impegno con cui bisogna farvi fronte – conclude Giorgio Paladin, amministratore delegato di Uomo e Impresa – l’operatore di Outplacement aggiunge l’approccio di concreta creatività che, con professionalità e in combinazione con una buona dose di pragmatismo, è quello di adoperarsi con inventiva ed efficacia per “far accadere cose di difficile accadimento”, credendoci in partenza e sapendosi misurare con le difficoltà di percorso».

Cos’è l’Outplacement

L’Outplacement (Supporto alla ricollocazione professionale) è quell’attività effettuata su specifico incarico dell’azienda committente che coinvolge in percorsi – sia individuali che collettivi – i lavoratori che devono rimettersi in gioco per rientrare nel circuito occupazionale dopo aver lasciato il lavoro a seguito di accordo o nell’ambito di una ristrutturazione aziendale. Le società di Outplacement accompagnano il lavoratore nel percorso di riqualificazione delle sue competenze e di ricerca e concretizzazione di una nuova e soddisfacente attività lavorativa.

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