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Il rock con la forza del pop

Il rock con la forza del pop

I Popslave vincono il Premio Metropolitano al Coorsal Music Summer Contest di Mirano

 

Sono “schiavi” del pop, ma è una sottomissione che non pesa a Valentina Meneghetti, Igino Frigo e Giantonio Toldo, i tre componenti della band Popslave, vincitori del “Premio Metropolitano”, nato dalla collaborazione tra la nostra rivista e il Coorsal Music Summer Contest, il concorso per band e solisti emergenti che ha ormai raggiunto una rilevanza nazionale, con artisti iscritti da tutta Italia.

Ma come è venuta ai tre ragazzi l’idea di questo nome? «Il nome è nato all’inizio della nostra attività, quando stavamo registrando il primo brano. Per approssimazioni successive siamo arrivati a Popslave. Ci rappresenta bene perché veniamo dal rock e sicuramente le nostre sonorità di riferimento sono di quel tipo, ma alla fine i brani pop sono i brani che tutti conoscono, sono quelli che passano alla radio, che tutti possono canticchiare… i tormentoni insomma. La nostra ambizione è quella di proporre del rock che sia in grado di fare da colonna sonora alla vita di tutti i giorni con la stessa forza dirompente che ha il pop».

Mirano, la consegna del premio Metropolitano ai Popslave

Quello che colpisce dei Popslave è che, nonostante si siano formati da pochi mesi, il progetto è già molto maturo e “strutturato”. «Abbiamo tutti una certa esperienza alle spalle. In questa fase abbiamo deciso di non affidarci a produttori artistici esterni, dato che avevamo in mente un nostro suono ed un nostro preciso modo di dar vita ai nostri brani, ma per poterlo concretizzare era necessario poterci lavorare a lungo. Da qui è nata l’esigenza di allestire un nostro home studio dove poter registrare i brani e questo ci ha permesso di poter arrivare al risultato che avevamo in mente».

Al Mirano Summer Festival la finale del Coorsal Music Summer Contest si è svolta poco prima del concerto di Rovazzi, quindi davanti ad una platea davvero importante. Come l’hanno vissuta? «Abbiamo inviato i brani al concorso senza troppe speranze, con un certo timore reverenziale per un contest così importante. Quando ci è giunta la convocazione, Valentina si è agitata moltissimo mentre Giantonio se la rideva incredulo e la prendeva in giro. Quando poi è uscito il nome dell’headliner della serata, Rovazzi, la tensione è salita ulteriormente, ma allo stesso tempo la voglia e la determinazione a fare bene e a sfruttare al meglio questa grande occasione. Poi siamo saliti sul palco e, come al solito, dopo 30 secondi è passato tutto e abbiamo pensato solo a suonare. Questo contest ci ha permesso di farci conoscere e di suonare di fronte a un pubblico enorme. Mai avremmo pensato di avere così presto un’occasione simile. Tutti i gruppi che si sono esibiti devono essere grati all’organizzazione».

Il Premio Metropolitano è arrivato grazie al pubblico che ha votato sul sito della rivista. Quanto conta la promozione sul web? «Facciamo musica perché venga ascoltata, per condividere le nostre esperienze ed emozioni, quindi espandere il numero di persone che ci ascolta è un obiettivo importantissimo per noi. Internet ed i social rappresentano, se usati bene, un’opportunità davvero fantastica. Un ringraziamento va fatto a tutti coloro che, dopo aver ascoltato i brani sul vostro sito, hanno deciso di esprimere la loro preferenza».

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